venerdì 27 dicembre 2013

" L' ANGELO DI MARIA ANTONIETTA "

Voglio inaugurare l'apertura di questo blog, descrivendo le emozioni che ho provato ammirando un delizioso cimelio appartenuto a Maria Antonietta regina di Francia.
Nel mio ultimo viaggio a Milano ho visitato la casa di Alessandro Manzoni in via Morone ,1, dove sapevo che avrei trovato l'ultimo dono che la nostra regina ci ha inconsapevolmente lasciato. 
Nella stanza di Teresa, camera da letto del Manzoni e di Teresa sua seconda moglie, appeso sulla parete verso la finestra, si trova un quadretto racchiuso in un'importante cornice dorata, raffigurante un angelo con un mazzo di piccoli fiori tra le mani, rimasto incompiuto.
Si tratta dell'ultimo ricamo su tela di lino che Maria Antonietta eseguì nei lunghi e angoscianti giorni passati nella prigione del tempio nell'attesa dell'esecuzione. 
Sul retro, una nota scritta a mano da Vittoria Brambilla, nipote di Manzoni, ne spiega la provenienza. La regina lo regalò in segno di riconoscenza alla sua maestra di ricamo, secondo altre fonti, alla sua carceriera, che a sua volta donò a Sophie de Condorcet, vedova del famoso filosofo. 
Sophie ne fece dono alla sua grande amica Giulia Beccaria, madre di Alessandro Manzoni. Ecco perché oggi possiamo ammirarlo li.
Mi soffermo ad osservare quell'angelo che esprime una grande delicatezza d'animo e la mia mente mi porta in quella cella dove Antoinette, con esili dita, corre spedita sul lino accompagnando ago e filo nei punti giusti, ed ogni punto è tessuto insieme a pensieri, cari ricordi, vecchi racconti, capaci di spezzare la sua voce e gonfiare di lacrime quei grandi occhi blu che ancora per poco avrebbero pianto.
Un racconto scritto con ago e filo, punto dopo punto. . .silenzioso custode di pensieri, parole, speranze. . .
All'improvviso il silenzio. . . l'ago si ferma.
Solo la cattiveria umana continua a tessere odio e morte in nome della libertà.

" IL RICAMO DELLA REGINA "

di Carlo Del Teglio
a cura di Giuseppe Leone
(Il Melabò - Cattaneo Grafiche, Oggiono 2012)

Racconto inedito di Carlo Del Teglio, poeta, scrittore e giornalista, nato a Premana il 1 ottobre 1926 e morto a Lecco il 5 gennaio 1988.
È un racconto ambientato al tempo della rivoluzione francese (1789): è la vicenda di un giovane, Simon, vissuto e cresciuto fino a vent’anni, in una famiglia di contadini della provincia francese. Vive una vita spensierata e tranquilla, fino al giorno in cui viene a sapere dai suoi stessi genitori, che, appena nato, era stato affidato a loro da una famiglia aristocratica della capitale. Si trasferisce, quindi, a Parigi, alla ricerca della nuova identità e della nuova paternità. Qui la sua ricerca s’intreccia con gli episodi e i fatti più significativi della rivoluzione: dalla Bastiglia al Campo di Marte, dall’Assemblea Costituente alla Legislativa, dalla Monarchia costituzionale alla Repubblica giacobina, dalla Convenzione alla condanna e morte del re e della regina.
Il tutto è frutto di una sapiente ricostruzione romanzata intorno all'ultimo ricamo di Maria Antonietta. Carlo Del Teglio aveva potuto ammirare questo ricamo nella casa di Alessandro Manzoni e rimase colpito soprattutto per una scritta di una nipote del Manzoni, che informava come quel ricamo fosse giunto dalla prigione parigina alla casa dello scrittore. 


" MARIA ANTONIETTA "